Qualche mese fa ho deciso di cambiare computer ed il dubbio più difficile da risolvere è stato quello di capire se scegliere un disco “a stato solido” oppure un hard disk “tradizionale”.
Ma quali sono le principali caratteristiche dei dischi SSD?
I dischi SSD sono concettualmente degli Hard Disk, hanno, quindi, la capacità di mantenere in memoria i dati anche se si spegne il computer.
In cosa differiscono dai normali dischi a piatti ruotanti?
La vera rivoluzione è proprio in questo, infatti i nuovi dischi sono costituiti da una serie di chip di memoria simili a quelli delle schede SD o quelle USB che usiamo per immagazzinare le immagini nella nostra macchina fotografica, ma con prestazioni nettamente più alte.
Quali i vantaggi di questa tecnologia?
Questi chip hanno tempi di latenza praticamente nulli (per latenza intendiamo il tempo necessario ad identificare i dati sul disco), questo si traduce in risposte immediate del disco che diminuiscono nettamente la presenza della fastidiosa “clessidra” mentre lavoriamo;
Non c’è differenza tra lettura casuale e lettura sequenziale, infatti dato che l’accesso ai dati è per natura casuale (come succede nelle ram) questi dischi garantiscono la stessa banda passante sia che i dati vengano letti in modo sequenziale che casuale;
Minor consumo di corrente elettrica, utile soprattutto sui notebbok;
Assenza totale di rumor;
Nessun problema con gli urti;
Data la natura casuale dell’accesso ai dati non c’è bisogno di deframmentare.
Quali gli svantaggi di questa tecnologia?
La pecca (se così si può definire) è data dall’alto costo per Gigabyte, attulamente per aquistare un disco SSD da 256 Gb occorrono circa 160€, impressionante se pagagonato ad un disco da 2.5″ da 500 Gb che costa circa 80€.
In sintesi
Adottare un disco SSD magari di marche note come quelli che vedrete in seguito, garantisce sicuramente un apporto prestazionale importante, sembrerebbe, ad oggi, l’unica possibilità per trasformare i notebook in PC potenti quasi quanto i PC fissi di pari prestazioni, dato che si supera il decennale “collo di bottiglia” degli Hard Disk tradizionali, peccato per l’alto prezzo.