Gli armadi server sono un elemento fondamentale di ogni data center, perché ne custodiscono la parte più importante, ossia, appunto, i server. Gli armadi rack, o “a rastrelliera”, vengono usati come mezzo standard per l’installazione fisica a scaffale di componenti hardware quali server, ma anche switch, router e altre apparecchiature utilizzate nel settore del broadcasting e negli studi di registrazione.
Gli armadi server sono la soluzione ideale per ottimizzare lo spazio all’interno dei data center, che altrimenti verrebbe occupato molto rapidamente se venissero usati dei normali case per personal computer. In genere i server poggiano su delle slitte in metallo, così da poter essere estratti con facilità e rapidità in caso di manutenzione o sostituzione; le macchine vengono alloggiate principalmente in case a rastrelliera: i più piccoli hanno una o due unità, mentre i server blade possono arrivare fino a 10 unità.
Per permettere la manutenzione continuativa delle macchine gli armadi server ospitano solitamente anche un monitor e una tastiera. La sicurezza, invece, è garantita da un sistema di chiusura che impedisce l’accesso a chi non è autorizzato; la parte posteriore dei rack invece è destinata a collegamenti vari quali l’alimentazione e la rete.
La stanza che contiene le macchine deve inoltre essere organizzata secondo alcuni accorgimenti indispensabili: oltre all’alimentazione elettrica costante occorre installare un impianto di climatizzazione per mantenere una temperatura ottimale di 20 gradi: negli armadi server, infatti, si trovano spesso gruppi di continuità e ventole disposte a loro volta su supporti rack.
I tipi di armadi server più comuni
Ci sono diversi modelli di armadi server in commercio, ognuno dei quali è a sua volta raggruppabile in altre categorie, a seconda di vari elementi, tra cui il numero di unità ospitabili.
La struttura a rastrelliera più comune è in metallo e si basa su un minimo di due lamine verticali dette montanti rack: su di esse trovano posto le apparecchiature elettroniche, fissate con viti o collocate su guide create per questo specifico scopo; oltre ai server possono essere posizionate anche apparecchiature audio e video, router, switch ecc.
Queste strutture a rastrelliera possono essere interamente aperte, come nei modelli open frame o telai rack, oppure completamente chiuse, quindi dei veri e propri armadi per server. In commercio sono anche disponibili versioni intermedie, con parti coperte ed altre direttamente accessibili. La rastrelliera vera e propria è forse la costante di tutte le strutture rack, che comunque si differenziano per numero di ripiani, profondità e larghezza della struttura, tipologia dei montanti e delle porte (o anche tipi di pareti e finiture), grado IP di protezione (cioè il grado di isolamento tra interno ed esterno del rack).
Gli armadi server a pavimento sono tra le tipologie più comuni e in genere si caratterizzano per un’elevata profondità (circa 1000 mm), una buona solidità e la presenza di 4 o 6 montanti rack. In genere questi modelli possiedono anche un ottimo sistema di raffreddamento grazie alle porte anteriore e posteriore in acciaio traforato che consentono la fuoriuscita di calore verso l’esterno. Alcuni modelli invece hanno un sistema di climatizzazione per singolo armadio.
Gli armadi rack per networking (a parete o meno), invece, si caratterizzano per una minore profondità a fronte di una maggiore larghezza e di un miglior grado di protezione IP. La richiesta di maggiore spazio, soprattutto lungo i lati esterni, è dovuta alla necessità di realizzare un cablaggio strutturato. Questi cavi di solito possono essere raggiunti dal fondo e dal tetto.
Un esempio sono sicuramente gli armadi server da 19” che vanno da 26 a 42 unità, accomunati dalla struttura solida e dal design pratico e moderno, progettato per facilitare le operazioni di installazione e manutenzione. Molti di essi dispongono di pannelli ciechi smontabili, porta anteriore e posteriore grigliata al 75% (per favorire lo scambio termico), tetto e fondo forati per l’installazione del sistema di ventilazione o passaggio cavi. In alcuni modelli viene anche incluso un sistema di areazione a 3 ventole.
Più particolari sono gli armadi server divisi in sezioni indipendenti, ognuna munita di chiusura a chiave, che rappresenta la soluzione ideale per chi desidera maggior sicurezza e praticità di utilizzo. Quelli a 3 ripiani, per esempio, sono composti da un vano superiore con supporto per monitor, una sezione centrale disposta per la tastiera (con ripiano estraibile incluso) e infine una parte inferiore dedicata al server.
Questi sono chiaramente solo alcuni modelli di armadi server disponibili, online e nei negozi, ma l’offerta è talmente variegata da poter soddisfare le esigenze di ogni cliente in fatto di praticità di utilizzo, requisiti di sicurezza e numero di unità.